La battaglia contro l’HIV ha visto il susseguirsi di straordinari progressi. Tuttavia, il successo dei trattamenti, che hanno permesso di trasformarla da infezione letale a malattia cronica, non deve illudere che la guerra all’HIV sia vinta. In realtà, c’è ancora una serie di grandi interrogativi da affrontare, sia nell’ottica della ricerca, sia in quella della pratica clinica.
All’interno della nostra community di esperti, una metodologia per discutere peer-to-peer di temi ancora irrisolti è quella del “Journal Club”: selezionare una pubblicazione che ha dimostrato di essere “game changing” e considerarne non solo gli insegnamenti, ma anche l’impatto sulla pratica clinica e l’eco di stampa, per arrivare a costruire, su quello stesso tema, un manifesto per il futuro.
Per il programma scientifico presentato di seguito, si è deciso di affrontare sei fondamentali direttrici: la barriera genetica e la viremia residua, l’ottimizzazione terapeutica, la gestione degli eventi indesiderati, la PrEP, le terapie long acting e, in modo del tutto innovativo, anche l’infezione da monkeypox. L’auspicio è fondare sui pilastri del passato la strategia terapeutica e preventiva del futuro.